Le recensioni

BACHERONTIUS Marzo 2003
Maria Gabriella Binda e Raffaele Carlettini

PRIMA CHE LE ROSE APPASSISCANO - Nicla Morletti (Bastogi)

Un'indelebile favola d'amore e di sogno

La scrittrice Nicla Morletti, con Prima che le rose appassiscano, ci propone, in chiave di lettura, una prosa piacevole ricca di sensualità, d'affetti densissimi di infinita dolcezza, dove non mancano sfumature di tenerezza e sentimenti puri, una girandola d'emozioni che scaturisce da queste belle pagine che narrano d'un amore dolcissimo, meraviglioso, vissuto con completezza, dove il donarsi reciproco è intensamente desiderato e voluto.
L'epistolario raccolto da Nicla Morletti diventa così un insieme di sensazioni e di meraviglia travagliata e gaudente, un romanzo che ridefinisce l'insieme delle certezze di due persone che, attraverso i tempi distorti dall'incedere delle emozioni, riscoprono l'antico valore d'un sentimento oggi troppo abusato.
La storia nasce in uno sfondo paesaggistico tipicamente toscano, con quel sapore d'antico che avvolge Firenze, le colline... mentre il tempo si dipana attraverso gli stupendi scenari variopinti della natura e dell'intercalarsi delle sue stagioni.
Dora e Rocco, i due protagonisti, scoprono quanto sia forte il loro legame, e l'amore, se possibile, ne è uscito rinsaldato.
Il libro si conclude con una lettera di Rocco, in cui prega Dora di raggiungerlo al più presto con il suo piccino alla villa di Stresa, sul lago Maggiore, per ricongiungersi per sempre, dicendole, quasi l'implorasse, "Arriva prima che le rose appassiscano ".
In questo libro, il tratto importante da rimarcare è l'infausta inattesa da parte dei protagonisti che si ritrovano, de facto, a ricredersi su ciò che vorrebbe dire l'amore.
Ormai, nella quotidianità che ci circonda, in cui i divorzi sono sempre più numerosi, ci ritroviamo di fronte a situazioni più che simili; e tutto questo è dovuto anche al fatto che la parola amore è stata abusata e utilizzata a senso unico. In realtà, l'amore designa non solo il sentimento profondo che unisce intimamente due persone come Rocco e Dora, bensì anche quei legami detti d'amicizia. Ebbene, sì: anche l'amicizia è amore - certo, fraterno, anche se lega un uomo ad una donna (poiché non è impossibile avere "una donna per amico"), ma è pur sempre amore. Ma la cecità dovuta all'univocità che si vuole dare alla parola amore, rende la gente ancora più cieca.
In un mondo dove la comunicazione è sempre più labile, riuscirà l'uomo a scansare l'ansia della solitudine per ritrovarsi coi suoi simili in una più calma e raffinata atmosfera?
Dopo tutto, non è forse questa voglia di sicurezza che l'Amore dovrebbe infondere negli individui, proprio come in Rocco e Dora?
Una scrittura leggiadra e scorrevole accompagna fedelmente il trasporsi d'una storia che è anche sintomo dell'attuale quotidianità. Il testo, scorrevole nello stile, si legge bene e tutto d'un fiato, lasciando una sensazione di piacevolissimo stupore di aver letto con gusto e con avidità una vera favola d'amore.

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